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Gandini: «Al Milan manca un tassello per il funzionamento corretto»

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Umberto Gandini dice la sua sul momento che stanno attraversando i rossoneri, ecco le parole dell’ex dirigente del Milan

Umberto Gandini, presidente della Lega Basket ma anche storico dirigente del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Lady Radio, toccando diversi temi:

Sullo sport italiano: «La parola giusta per descrivere il momento è drammatico. Perché le società professionistiche stanno continuando la loro attività e anche se sono partite con presupposti ottimistici, non ci sono ricavi ed interventi diretti di sostegno. Sembrava potessero essere presi in considerazione alcuni provvedimenti a sostegno dello sport ma la realtà è che pallavolo, calcio, basket e tutte le altre attività sono ancora in attesa. E le società si devono autotassare per andare avanti».

Sulle infrastrutture: «La situazione che stiamo vivendo è fantascientifica. Gli ultimi interventi di grande impatto nel mondo delle strutture sportive sono stati fatti per i Mondiali degli anni ’90, oltre 30 anni fa. Le situazioni di Firenze, Roma, Milano o tante altre sono tutte vie crucis di cui non si vede la fine. Il dipartimento che crea il 3% del PIL del nostro paese non riesce a superare gli ostacoli messi dalle burocrazie: è fantascienza».

Su Elliott: «Che un prodotto si definisce vincente quando vince (sorride, ndr). Per fortuna il campionato non è ancora finito e le posizioni sono da definire. Il Milan mi ha sorpreso: ci è voluto del tempo, ma Maldini e Massara, che considero molto bravo avendoci lavorato insieme a Roma, hanno messo insieme un giocattolo che sta funzionando molto bene, sostenendo Pioli anche nei momenti difficili e schierandosi contro la proprietà. Ora stanno pagando tanto gli infortuni, che comunque capitano più o meno a tutti. E sono mancati un po’ alcuni giocatori chiave: il Milan si è un po’ perso da quando manca Ibrahimovic, la cui leadership e forza aveva cementato il gruppo».

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