2014

Galliani: “La squadra non cambierà a meno che…”

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Allenamento mattutino a Milanello per il Milan che come da buona consuetudine ogni venerdì ha ricevuto anche la visita del presidente Berlusconi, la 13esima dall’inizio della stagione.

Andando con ordine, la squadra è uscita dagli spogliatoi intorno alle ore 12.00 per raggiungere la palestra. Un lavoro di scarico quello svolto dai giocatori rossoneri di mister Inzaghi a cui ha fatto seguito una serie di esercitazioni sulle palle inattive.

Al termine della seduta la squadra si è poi radunata per il pranzo in attesa della visita del presidente, arrivato in Audi al centro sportivo di Carnago intorno alle 14.00.

Nel frattempo Adriano Galliani, prima dell’assemblea di Lega, ha così parlato del futuro del Milan, anche dal punto di vista dirigenziale: “Io sono anni che spero che Arrigo collabori con noi. Emotivamente, lui non è mai andato via. Sacchi ha fatto tante cose ma nell’immaginario collettivo lui è l’allenatore del Milan. Le porte, per lui, sono aperte per fare il guru, il supervisore o altro. C’è questo desiderio da parte sia del presidente Berlusconi sia da parte mia. Arrigo capisce molto di calcio e io credo che una figura come lui, che aggira per i campi dalla prima squadra ai Pulcini 2005 sarebbe importante. Io lo sento spessissimo. Dipende solo da lui”.

Sul mercato in entrata ed in uscita: “Pazzini non ha mai chiesto di andar via e nessuno ha mai voluto cederlo. Brozovic? Non so nulla. Adesso abbiamo 28 giocatori. Se non esce nessuno non può entrare nessuno. Abbiamo solo il campionato e la coppa Italia. Honda sarà un’assenza importante per il mese di gennaio ma lo sostituiremo per linee interne. Non andremo a prendere gente da fuori. Peccato, perché lui andrà via dopo la partita con la Roma e tornerà a febbraio se il Giappone arriverà in finale. Abbiamo un organico completo ma continuano a mancarci tanti giocatori. Abbiamo sempre fuori 4-5 titolari e credo che, quando tutti saranno a disposizione, potremo fare meglio”.

sull’astinenza di Torres: “Continuo a pensare che abbia ancora dei problemi alla caviglia e che questo infortunio non gli abbia ancora permesso di essere al 100%. Lui è un campione, con un po’ di pazienza tornerà a farlo. Mexes? Sta facendo bene. Ieri l’ho visto un po’ incazzato ma, da vecchio dirigente, mi fanno paura quelli che non sono incazzati”.

Sul nuovo regolamento per l’accesso in Champions: “La regola nuova è stata sistemata. Se un’italiana vince l’Europa League e non arriva nei primi tre posti e la Champions League viene vinta da una squadra qualificata per la Champions dell’anno dopo, vai direttamente alla fase a gironi. Se la Champions viene vinta da una squadra che non è nei primi posti, vai ai play-off. Ma già adesso, se un’italiana dovesse vincere l’Europa League senza essere nei primi tre, avremmo quattro squadre alla fase a gironi”.

 

 

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