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Espulsione Allegri, Rocchi non le manda a dire: «Avevamo chiesto una cosa e lui non l’ha rispettata durante Milan-Bologna»

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Espulsione Allegri, Rocchi non le manda a dire: «Avevamo chiesto una cosa e lui non l’ha rispettata durante Milan-Bologna». Le ultimissime

Nel corso di Open VAR su DAZN, Gianluca Rocchi ha offerto un’analisi dettagliata e complessa sul controverso episodio del rigore assegnato e poi revocato al Milan durante la partita contro il Bologna. La sua spiegazione ha messo in luce le dinamiche e gli errori commessi dalla squadra arbitrale.

Rocchi ha iniziato affermando che la decisione di togliere il rigore per il secondo contatto, quello tra Freuler e Nkunku, è stata corretta, poiché il giocatore del Bologna aveva il piede a terra. Tuttavia, ha sottolineato due problemi cruciali che hanno viziato l’intera gestione dell’episodio. Il primo è che nessuno degli ufficiali di gara ha considerato falloso il primo contatto, quello tra Lucumì e Nkunku, che invece per il designatore era un rigore solare.

Il secondo errore, secondo Rocchi, è stato il modo in cui il VAR ha gestito la comunicazione. Non avendo riconosciuto il primo fallo, i varisti si sono focalizzati unicamente sul secondo contatto, mostrando all’arbitro solo quella parte dell’azione. Pur riconoscendo la correttezza della decisione finale sul secondo episodio, Rocchi ha criticato l’insistenza del VAR, sottolineando che il ruolo del video-assistente è quello di offrire elementi chiari all’arbitro, ma la decisione finale deve sempre e comunque spettare a quest’ultimo.

Rocchi ha spiegato come la vicenda avrebbe dovuto svolgersi: l’arbitro in campo avrebbe dovuto fischiare il rigore sul primo contatto, quello tra Lucumì e Nkunku. Commesso l’errore, il VAR avrebbe dovuto richiamarlo al monitor, mostrandogli l’intera azione e non solo una parte. Avendo il diritto di vedere entrambi gli episodi, l’arbitro avrebbe potuto prendere la decisione corretta: convalidare il rigore per il primo fallo e annullare il secondo, spiegando poi al pubblico il motivo della scelta. Questa trasparenza, secondo Rocchi, è fondamentale per la credibilità del VAR.

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