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ESCLUSIVA MN24- Tolomeiu: «Icardi al posto di Ibra? Una vera offesa»

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Intervistata in esclusiva da Milannews24, la bellissima Andreea Tolomeiu ha mostrato tutto il suo amore per i colori rossoneri: le sue parole

La redazione Milannews24 ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Andreea Tolomeiu, splendida modella di origine romena, cresciuta in Italia e grande appassionata dei colori rossoneri. La «nuova madrina» del diavolo si è espressa riguardo grandi temi di attualità in casa Milan: ecco le sue parole.

Intanto, vorrei sapere una Sua considerazione in relazione alla situazione Coronavirus che stiamo vivendo tutti: come trascorre la Sua quarantena?

«Voglio soltanto dire che sono vicina a tutte le persone che hanno sofferto o perso qualcuno in questo periodo . Personalmente non posso dire di essere andata in panico durante queste settimane , l’ho visto dall’inizio come un pericolo dal quale bisogna proteggersi non soltanto  fisicamente ma anche  mentalmente .Io mi trovo a Milano in quarantena dall’8 marzo .La quarantena è qualcosa di nuovo per tutti noi . Nessuno ci ha mai insegnato come reagire ad un fenomeno del genere . Ognuno lo vive a modo suo , ma se la vediamo come un distacco da tutto , come una pausa per stare con noi stessi , tempo da dedicare alle nostre passioni e tempo per capire di quante cose possiamo fare a meno , tutto sommato potrebbe essere una cosa della quale tutti avevano bisogno . Secondo i miei conti , si tornerà alla vita semi-normale attorno a giugno ( non a maggio) e ad una vita completamente normale nel 2021 . Nel 2021 dovremmo fare i conti con la crisi . Quindi , è meglio iniziare a stare bene con se stessi . Portarsi avanti con il lavoro, insomma . Intanto Ringrazio tutte le persone che rischiano per noi».

Da grande tifosa del Milan qual è, c’è una partita che riguarda sempre volentieri? Che effetto suscitato in Lei l’addio di Gattuso?

«Potrei parlarti di grandi match che tutti noi portiamo nel cuore . Grandi vittorie, con grandi campioni: in Italia, nel mondo . Ma il brivido e l’emozione che voglio ricordare è il più recente: Milan-Sampdoria, del 6 gennaio appena passato. Al minuto 55 è tornato in campo Zlatan Ibrahimovic. Il motivo è presto detto: noi tifosi , abbiamo vissuto anni terribili: ho visto San siro arrabbiato, ho visto San Siro in silenzio ( nessuno dimenticherà quel momento) e ho visto San siro svuotarsi. Poi, arriva Milan-Sampdoria: al 55’ entra Ibra. Ecco, in quel preciso momento, ho visto speranza, voglia di ripartire, perdono, forza e grinta. Ho visto il mio Milan giocare come una grande squadra, ricaricato, nuovamente pronto. Ho capito che il Milan era pronto a ripartire e i tifosi pronti ad urlare «FORZA MILAN» di nuovo. Per me, quel momento è stato un’emozione: penso per tutti noi.
Per quanto riguarda Gattuso, mi piaceva: penso che non abbia avuto abbastanza tempo per far vedere la sua idea di squadra e, sostituirlo con Giampaolo, è stato un colpo basso per tutti». 

Veniamo ad una domanda legata all’attualità, anch’essa riconducibile a motivazioni sia economiche che affettive: come vedrebbe un abbattimento di San Siro in favore di uno stadio tutto nuovo?

«Non credo che uno stadio cambierebbe molto per noi tifosi: sono dell’idea che l’Italia e quindi Milano siano pezzi di storia. Per me, San Siro, è un pezzo di storia. Se c’è la necessità di cambiare, si cambia. Inoltre, un posto bello, moderno , con tutti i comfort possibili, non potrà mai sostituire un posto dove hai vissuto delle emozioni generazione dopo generazione. O no?»

Passiamo ad una domanda legata al calciomercato: quale pensa possa essere il futuro di Donnarumma e Ibrahimovic? Diranno addio al Milan in estate?

«In uno degli ultimi post su Instagram, parlavo della situazione tra Boban ed Elliott , Maldini e Gazidis: dicevo che, insieme a Boban, andrebbe via pure Maldini e con lui sarebbe stato in forse anche mister Pioli. Insomma, in poche parole, Ibra non rimane senza loro. Anche se dovesse rimanere, sarebbe fino al primo scontro con qualcuno della società e, considerando le condizioni in cui siamo, qualche giorno» (ride, ndr). «Tutti sanno quanto io sia una sua fan, ma purtroppo ho ragione di credere che non rinnoverà. Donnarumma sarebbe un’altra terribile rinuncia, in quanto è fondamentale per il Milan. Per amore della maglia potrebbe rimanere; tuttavia, se anche io fossi un giocatore del suo calibro, mi chiederei se rischiare o meno di rimanere in una squadra nella quale si cambia l’allenatore ogni due giorni, o iniziare a crearmi una carriera che vada oltre. Io, personalmente, confido comunque nel suo amore per la maglia».

C’è un calciatore che si sentirebbe di consigliare alla dirigenza, se si occupasse di calciomercato?

«Certo, non ho dubbi: consiglierei De Paul dell’Udinese. L’ho già riferito anche a loro, eppure…»

Negli ultimi giorni, si parla insistentemente di un possibile ritorno di fiamma per Mauro Icardi: come valuterebbe il suo passaggio in rossonero? Potrebbe essere il  degno sostituto di Ibrahimovic? 

«Partiamo da un presupposto: nessuno è il degno sostituto di Ibra. Non ritengo Icardi un giocatore dotato di grande carisma: anche per questo, e non solo, considerarlo degno sostituto di Ibra, rappresenterebbe un’offesa per la carriera dello svedese. Sono convinta del fatto che, Icardi, punti a restare in Italia perchè sia la moglie a non volerla lasciare a sua volta, non di certo perchè, improvvisamente, potrebbe innamorarsi della maglia rossonera. D’altra parte,ha tradito il proprio migliore amico, in tempi non sospetti: non mi stupirebbe di certo se tradisse anche una propria maglia». 

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