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Emergenza Coronavirus, Sala non ci sta: «I milanesi non sono indisciplinati»

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Coronavirus: Giuseppe Sala, sindaco di Milano, si dissocia pubblicamente dagli organi che hanno etichettato i milanesi indisciplinati

«Ieri mattina – ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe Sala attraverso un videomessaggio sui social – sono stato in giro per la città con la Polizia locale per vedere come venivano fatti i controlli. Pomeriggio mi sono messo in casa per guardare i dati dei controlli di ieri e dei giorni precedenti. Ebbene, più del 95 percento delle persone fermate sono in regola. Questa è la realtà. Mi dissocio da questa retorica del milanese indisciplinato che si fa i fatti suoi. Non è così».

Continua il primo cittadino meneghino: «Se qualcuno pensa che ci sia troppa gente in giro, faccia una nuova ordinanza e tenga più persone a casa. È tutto qui. Pensiamo ad altro, ovvero a prenderci cura dei cittadini. Che ci diano le mascherine, che ci diano i tamponi, molti più tamponi, che ci diano i test sierologici. Leggo che Regione Lombardia dichiara che dal 21 aprile si faranno 2.000 test al giorno. Dove? In altre provincie e non Milano. Ma come? Il problema non è Milano? Il nostro compito, il nostro credo deve essere quello relativo al prendersi cura A partire dai più poveri, da chi sta in periferia o in una casa popolare. A partire dai nostri vecchietti. Questo è quello che si deve fare. A proposito della generosità dei milanesi, con il fondo di mutuo soccorso abbiamo raccolto 12 milioni. Questa è Milano, non c’è nessuna città al mondo come questa».

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