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Di Stefano: «Ibra voluto da Boban e Maldini, la proprietà non lo voleva»

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Peppe Di Stefano, intervenuto a Sky Sport sulle ultime vicende societarie rossonere, ha fatto il punto sul Milan

Peppe Di Stefano, intervenuto a Sky Sport sulle ultime vicende societarie rossonere, così ha commentato: «Boban, Maldini e Massara lavorano con grande professionalità. Staff e giocatori sanno benissimo cosa succede. Ci sono stati momenti in cui le parti non erano d’accordo: Ibra e Kjaer sono stati forzati molto dall’area sportiva, comunque sono due giocatori forti ma hanno una carta d’identità che non sposa l’idea Milan. La fiducia tra le due aree non è stato idilliaca. Prima Maldini e poi Boban sono stati gli artefici dell’arrivo di Ibrahimovic, ma con l’addio di tutt’e due vedo difficile che Ibra possa accettare di rimanere senza colore che lo hanno voluto».

Su Rangnick: «Rangnick è stato contatto per fare l’allenatore. L’allenatore fa il mercato con persone di fiducia, e il Milan si era costruito una struttura interna. Non è detto che Boban e Maldini potessero dire si, ma se lo contatti cerca di fargli fare un incontro per Rangnick. Se non lo fai, vuol dire che non hai intenzione di lavorare con loro».

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