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Di Lorenzo ammette: «Quella contro il Milan è una sconfitta che brucia, penso che sia successa questa cosa»

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Di Lorenzo ammette: «Quella contro il Milan è una sconfitta che brucia, penso che sia successa questa cosa». Le ultimissime

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, si è presentato ai microfoni della RAI dopo il 2-1 subito in casa del Milan, una sconfitta che costa agli azzurri la testa della classifica. Il difensore ha analizzato la prima battuta d’arresto stagionale con grande lucidità, partendo subito dal tema caldo della serata: il presunto “caso” legato alla reazione di De Bruyne al momento del cambio.

“Ma sinceramente mi sembra un po’ eccessivo parlare di caso De Bruyne,” ha minimizzato Di Lorenzo. “Sono cose che nel calcio possono capitare, sono sempre successe. Non è niente di grave, ne parleremo internamente, ma non succede nulla di particolare.”

L’attenzione si è spostata rapidamente sulla partita. La delusione è palpabile: “È la prima in campionato e dispiace, soprattutto perché arrivava in un momento in cui, pur con qualche emergenza in difesa, ci aspettavamo una prova diversa.” Il capitano ha subito tolto ogni alibi alla squadra: “Le assenze non devono essere un alibi, gli infortuni fanno parte della stagione, e abbiamo giocatori pronti a sostituire chi manca.”

Secondo Di Lorenzo, l’errore fatale è stato duplice. In fase offensiva: “è mancata un po’ di precisione nell’ultimo passaggio. Abbiamo avuto delle occasioni, o potenziali occasioni, che potevamo sfruttare molto meglio.” In fase difensiva, invece, è mancata la cattiveria necessaria: “Questa è una sconfitta che brucia. Analizzeremo bene gli errori, soprattutto quei due gol subiti a inizio partita, che secondo me hanno indirizzato la gara sui binari giusti per il Milan.”

La differenza, in partite di cartello, la fanno i dettagli e le aree di rigore: “Si decidono tutto nelle due aree: loro sono stati più concreti sotto porta, e hanno difeso molto bene… Noi, invece, nella nostra area non siamo stati abbastanza cattivi in alcune situazioni, e quei due gol, lo ripeto, si potevano evitare.” La chiosa finale è un onesto riconoscimento all’avversario: “Alla fine la differenza l’hanno fatta loro, che sono stati più bravi di noi nei momenti chiave della partita“.

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