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Costacurta: «Donnarumma? Non è bello aver tirato per le lunghe la discussione»

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Costacurta parla a Sportweek, il settimanale di Gazzetta dello sport, al momento la nazionale in primis ma anche il Milan e Donnarumma

Costacurta parla a Sportweek, il settimanale di Gazzetta dello sport, al momento la nazionale in primis ma anche il Milan e Donnarumma.

SPERAVO- «Speravo che la storia del rinnovo col Milan si risolvesse prima, in un senso o nell’altro. Non è bello aver tirato tanto per le lunghe le discussioni, ma Gigio ci convive da tanto e questo non gli ha impedito di giocare un campionato da protagonista; anzi, da migliore nel suo ruolo. Ha le spalle larghe per sopportare la pressione».

FAVORITA PER L’EUROPEO- «La Francia mi piaceva già prima, col ritorno di Benzema mi convince ancora di più e orienta il mio pronostico, però il Portogallo è pericoloso, molto. È in un girone di ferro, con la stessa Francia e la Germania, ma secondo me la terza del gruppo sarà proprio la Germania. Che rischia di non andare avanti, perché la terza classificata di quel raggruppamento farà pochi punti. I tedeschi hanno deciso il cambio in panchina tra Löw e Flick, e una decisione presa alla vigilia di un appuntamento così importante non aiuta mai: non credo che Löw riuscirà a trasmettere l’energia necessaria ai giocatori. E la composizione della rosa non mi persuade: vedo giovani
non ancora pronti e senatori che sono stati richiamati più che altro per provare a dare qualche certezza in più. Francia e Portogallo, invece, hanno squadre giovani, con tantissima energia e composte da gente che ha vinto tanto e gioca nei migliori campionati europei. Faccio un nome per tutti, al di là dei soliti noti: Rubén Dias, 24 anni, difensore del Manchester City. Per me il difensore più migliorato nell’ultima stagione».

DOVE PUÒ ARRIVARE L’ITALIA- «Credo che arrivare ai quarti sia il minimo, poi è chiaro che dipende anche dagli accoppiamenti successivi. Tolte le due che ho detto, con le altre ce la giochiamo. Col Belgio siamo alla pari, l’Olanda credo ci sia inferiore, l’Inghilterra non la
metto tra le favorite perché come sempre arriva a questi tornei avendo spremuto i suoi giocatori in una stagione lunga e sfibrante per i ritmi a cui si gioca la Premier, ma sulla carta si trova all’altezza di Francia e Portogallo».

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