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L’Amarezza di Cosmin Contra: La Rivelazione sull’Addio al Milan e la Finale Champions 2003

Milan News 24

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L’Amarezza di Cosmin Contra: La Rivelazione sull’Addio al Milan e la Finale Champions 2003. Segui le ultimissime

L’ex terzino rumeno Cosmin Contra è tornato a parlare della sua breve ma intensa esperienza in maglia rossonera nella stagione 2001-2002. Intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il difensore, noto per la sua spinta offensivasulla fascia destra, ha espresso il rammarico per aver lasciato il Diavolo troppo presto, una decisione che, a suo dire, gli è costata la possibilità di sollevare la UEFA Champions League.

Un’Esperienza Breve ma Ricca di Campioni

Nonostante sia rimasto nel club di Via Aldo Rossi per una sola annata, Contra ha ricordato con entusiasmo quel periodo. “È stata una bella esperienza,” ha dichiarato l’ex calciatore, sottolineando la qualità eccezionale della rosa a disposizione dell’allora tecnico Fatih Terim (l’Imperatore) prima e di Carlo Ancelotti poi.

Il rumeno ha snocciolato un elenco di fuoriclasse che componevano quella squadra: nomi che evocano un’era d’oro per i colori milanisti. Tra questi spiccano il bomber ucraino Andriy Shevchenko, la leggenda e capitano Paolo Maldini(storico difensore e bandiera del club), il fantasista portoghese Rui Costa, l’architetto del centrocampo Andrea Pirlo, il mediano grintoso Gennaro Gattuso, il rapace d’area Filippo Inzaghi e l’elegante regista Demetrio Albertini. Avere a che fare con talenti di questo calibro ha reso la sua permanenza, seppur fugace, indimenticabile.

Il Rimpianto della Finale di Manchester

Il vero nodo del rimpianto di Contra risiede però nel futuro immediato del club dopo il suo addio. L’ex terzino è categorico: “Se fossi rimasto avrei vinto la Champions nella finale di Manchester contro la Juventus…”.

Il riferimento è ovviamente alla stagione successiva, il 2002-2003, quando i lombardi trionfarono nella storica finale tutta italiana all’Old Trafford, battendo i bianconeri ai calci di rigore. L’idea di aver mancato la massima competizione europea per club, il sogno di ogni calciatore, è un pensiero che evidentemente non ha mai abbandonato l’ex nazionale rumeno.

Queste dichiarazioni arrivano in un momento di grande fermento per l’ambiente rossonero, con l’arrivo del nuovo Direttore Sportivo Igli Tare, ex dirigente della Lazio, e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri, già tecnico del club dal 2010 al 2014. Le parole di Contra aggiungono un tocco nostalgico, ricordando ai tifosi del Diavolo un passato glorioso e le sliding doors che a volte plasmano le carriere.

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