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Conferenza stampa Allegri: «Leao indisponibile domani e quasi sicuramente out ad Udine, il soleo è un muscolo pericoloso. L’obiettivo è tornare in Champions League, su Rabiot e Nkunku…»

Milan News 24

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Conferenza stampa Allegri: il tecnico rossonero presenta da Milanello la sfida di domani in campionato contro il Bologna di Italiano

Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, presenta in conferenza stampa la sfida di domani sera a San Siro tra i rossoneri e il Bologna di Italiano. Segui la diretta LIVE di Milannews24 a partire dalle 12:

MILAN-BOLOGNA – «Oggi praticamente inizia la stagione, il mercato ha chiuso il 1 settembre. Il Bologna non è più una rivelazione ma una squadra abituata alle zone alte della classifica grazie all’ottimo lavoro di Sartori e Italiano. È una squadra che ha grande velocità, ha giocatori di grande tecnica, danno grande intensità alla partita. È la nostra seconda in casa, contro la Cremonese abbiamo perso prendendo gol evitabili e domani dobbiamo fare assolutamente meglio».

SE IL MILAN E’ PRONTO DOPO IL MERCATO – «Non so se è pronto o non pronto, so solo che domani giochiamo col Bologna ed è una partita che bisogna vincere. Bisogna cominciare a vincere in casa, non sarà semplice. Sono arrivati tre giocatori nuovi, sono molto contento della rosa a disposizione, la società ha fatto un buon lavoro. Sono arrivati giocatori con più partite nelle gambe e giocatori giovani, un buon mix. Abbiamo tutti in testa che sarà un percorso difficile per tornare a giocare la Champions».

LEAO E PUNTO INFORTUNATI – «Leao ha un problema al soleo. Elongazione o stiramento non cambia niente, è un muscolo pericoloso. Non ci sarà domani, non ci sarà secondo me ad Udine, secondo me lo vedremo col Napoli. Il soleo è un muscolo pericoloso. Estupinan sta bene, ha anche recuperato dal jet lag. Pulisic sta bene, non ha nessun problema alla mano. Gli altri stanno tutti bene, abbiamo infortunati solo Leao e Jashari, che aspettiamo con i tempi giusti».

ROSA CORTA – «La rosa ha il numero giusto di giocatori per poter affrontare la stagione. 19 giocatori di movimento più dei giovani dell’U23 che sono bravi e hanno la possibilità di lavorare con noi e di crescere».

QUANDO SI E’ SENTITO CON RABIOT – «Via messaggio ci siamo scritti, ma poi dopo non l’avevo più sentito prima del trasferimento di 10 giorni fa. Sta bene fisicamente. Nkunku è quello che è più indietro fisicamente, non si è mai allenato con la squadra col Chelsea. Credo che avrà 25-30 minuti nelle gambe. È a disposizione, è un giocatore importante».

RABIOT TITOLARE – «Devo valutare tra oggi e domani mattina la situazione di quelli che sono rientrati dalle nazionali. Avendo Nkunku a mezzo servizio, Leao fuori, abbiamo Balentien che è entrato a Lecce con buon piglio, abbastanza smaliziato. Sono contento di quello che ha fatto Gimenez in nazinale: è bravo, ha i gol nelle gambe. È arrivato a gennaio l’anno scorso e i primi sei mesi, soprattutto entrando a metà stagione, c’è un momento di adattamento. Credo che Gimenez quest’anno possa fare un’ottima stagione».

MILAN CHE HA IN MENTE – «La cosa che mi piace molto è che stiamo lavorando bene e che c’è grande partecipazione da parte dei ragazzi, c’è voglia di venire qui tutti i giorni per lavorare e migliorare. Le stagioni si decidono da marzo a maggio. Noi a marzo dovremo essere stati bravi ad essere in una condizione ottimale per giocarci le nostre chance. Speriamo di perdere poco, un jolly ce lo siamo già giocato perdendone uno. A Lecce la squadra ha avuto equilibrio e pazienza, sono ragazzi hanno senso di responsabilità verso la maglia, la società, i tifosi e loro stessi».

MILAN-BOLOGNA RIVINCITA DELLA COPPA ITALIA – «Inutile parlare delle cose fatte, non si possono cambiare. Cerchiamo di guardare in avanti e alla partita di domani. Il Bologna è preparata sotto l’aspetto tecnico e dell’organizzazione. Le partite fondamentali per gli snodi di una stagione sono due-tre, ora è ancora troppo presto».

MILAN CON TRE CENTROCAMPISTI E TRE ATTACCANTI – «Dipende dai momenti, dalla disponibilità che mi danno i giocatori, dalla condizione fisica. L’importante è che la squadra capisca i momenti della partita. Avere una squadra che capisce i momenti della partita credo sia un bel vantaggio».

C’E’ CHI DICE CHE CON VLAHOVIC SAREBBE STATO QUARTO POSTO ASSICURATO – «Mi viene da sorridere quando mi dicono che con quello si vince e con quell’altro si perde. Nel calcio ci sono troppe variabili, bisogna essere bravi a gestire l’imprevisto. Non si può dire che con uno si vince e l’altro si perde, l’imprevisto è dietro l’angolo. Possiamo solo lavorare con grande passione per cercare di creare i presupposti per poter vincere partite. Il resto sono chiacchiere simpatiche da sentire. Di sicuro non c’è niente, di sicuro c’è solo che bisogna lavorare. Il resto sono solo chiacchiere».

MILAN-COMO A PERTH – «Ci sono gli organi di competenza che decidono queste cose. Piaccia o non piaccia ci sono cambiamenti in tutti gli sport, bisogna accettare e gestire il momento e far sì che le cose vadano bene lo stesso. Se ci dicono di andare a Perth andremo a Perth, se si gioca in Italia giocheremo in Italia».

RUOLO DI NKUNKU – «Quelli bravi è facile averli. Lui sa fare tutte le cose basiche e anche molto bene. Deve trovare la condizione ottimale. I giocatori bravi è sempre importante averli all’interno della squadra e ti aiutano a vincere le partite. Non so se può giocare in coppia con Leao, con altri due o altri tre. Vedremo come sarà quando tutti staranno bene».

PULISIC DALLA PANCHINA – «Indipendentemente da Pulisic, prima il calcio si giocava in 10 più 3 sostituzioni. Oggi si gioca in 15. Le 5 sostituzioni diventano determinanti. I cambi sono più determinanti dei titolari. Nell’ultima mezz’ora le partite cambiano. Chi entra può determinare in positivo e in negativo. Chi sembra che gioca meno alla fine può portare i punti che diventano più importanti all’interno di una stagione».

MILAN DA SCUDETTO CON RABIOT – «La società è stata molto brava a cogliere l’occasione. Giocatori come Nkunku, Estupinan, come tutti quelli che sono arrivati hanno alzato il livello della squadra. Bisogna lavorare e vedere in che posizione saremo a marzo. Dobbiamo lavorare con serenità e fiducia per arrivare passo dopo passo all’obiettivo, che non si decide in una partita. Dobbiamo creare le basi per far sì che quando ci saranno le partite decisive noi dobbiamo essere dentro le partite decisive. Dobbiamo avere le spalle larghe perché ci saranno momenti difficili. Non è che la squadra è migliore se vince o peggiora se perde, i valori dei giocatori sono quelli. Va trovata una coesione di squadra, con 10 giocatori nuovi… Più giocano insieme e più crescono e su questo sono molto fiducioso».

DE WINTER E REPARTO DIFENSIVO – «Sono molto contento di De Winter. A livello difensivo il problema non è solo dei difensori, ma è tutta la squadra che deve comportarsi in un certo modo, dagli attaccanti al portiere. I difensori singolarmente stanno lavorando e crescendo. Se tutti singolarmente migliorano allora quando giocano insieme fanno meglio. Ci sono giocatori che hanno meno partite e che hanno bisogno di lavorare in un certo modo. Ma tutti hanno la voglia di migliorarsi, bisogna mettersi in discussione tutti i giorni: quello che è stato fatto rimane, quello che va fatto bisogna vedere se saremo capaci di farlo».

LEAO E SANTIAGO GIMENEZ POSSONO FARE 20 GOL – «Io non so se arriveranno a fare quei gol, ma tutti devono avere la convinzione di poterli fare. Si parla di Leao, Pulisic, Gimenez, Loftus. Loftus non può non fare gol in campionato. Si parla di Fofana, Balentien… Anche i difensori devono essere convinti quando vanno a saltare di testa».

CENTROCAMPO RICCO, QUALCUNO DA SACRIFICARE… – «Non è questione di sacrificare. Bisogna lavorare partita per partita, poi ci sono imprevisti. Non tutti possono giocare tutte le partite 95 minuti, ci sono partite, ci sono periodi in cui giocare in un modo e periodi in cui giocare in un altro modo. È importante che tutti si mettano a disposizione come stanno facendo».

ODOGU E ATHEKAME – «Odogu si è presentato molto sveglio e ricettivo. Athekame è di assoluta affidabilità. Se domani decidessi di farlo giocare sono sicuro che farebbe un’ottima partita».

IDENTITA’ DEL MILAN – «Non lo so. Domani vediamo di sceglierne 11 buoni che facciano una buona partita. È una questione di caratteristiche, non di moduli. Io semplifico un po’, capisco anche che quando dico semplifico qualcuno».

RICCI – «Sono molto contento di Samuele perché è cresciuto da quando è arrivato. Sta cambiando struttura fisica, sta avendo una gamba più forte, più bella, da giocatore importante. Calciatore intelligente, tatticamente molto bravo. Sta crescendo tatticamente, fisicamente e tecnicamente. Deve essere il percorso di tutti. Abbiamo giocatori con esperienza internazionale come Rabiot, Pulisic, Modric, Tomoti, Loftus, Fofana. Poi giocatori con meno esperienza ma con ottime qualità: dobbiamo lavorare tutti i giorni per dargli certezze. E Ricci sta facendo molto bene, sono contento».

IL MILAN CREA MOLTO E CONCEDE POCO – «Cosa manca? Manca tanto perché c’è da lavorare tanto. A Lecce abbiamo subito situazioni evitabili. Bisogna alzare la percentuale dei gol rispetto a quanto creiamo, sì. Più alzi la percentuale dei gol fatti rispetto alle occasioni poi è anche più facile difendere. Nella fase difensiva stiamo migliorando come squadra. Paradossalmente abbiamo rischiato più a Lecce in 2-3 situazioni che in casa con la Cremonese. Bisogna lavorare e migliorare tanto. Dobbiamo avere la fortuna di non prendere gol domani, perché meno prendi gol e meglio è. L’equilibrio è fondamentale in tutte le cose, soprattutto in una partita di calcio».

PRESSIONE SU ALLEGRI – «È normale avere pressione, sono l’allenatore del Milan. Noi dobbiamo vincere partite, il resto sono chiacchiere. la cosa più importante da fare è che io e i giocatori lavoriamo per il club e non per noi stessi. I giocatori sono gli artefici delle vittorie, io sono l’artefice delle sconfitte. Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione con grande serenità ed equilibrio per l’azienda Milan. Deve essere chiaro a tutti e su questo siamo tutti d’accordo».

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