HANNO DETTO
Conferenza stampa Allegri: «Spero di raggiungere gli 8 anni anche al Milan. Dan Peterson? Ci siamo confrontati»
Conferenza stampa Allegri: il livornese interviene da Milanello per presentare la sfida di domani allo Stadium contro la Juve
Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, presenta in conferenza stampa la sfida di domani a Torino contro la Juve a partire dalle 11.30. Segui con Milannews24 la diretta LIVE dell’evento:
LA PARTITA DI DOMANI – «Domani è una bellissima partita perché è una partita sempre straordinariamente bella, per noi è molto importante fare un passettino con una squadra forte che lotterà fino alla fine per i primi quattro posti. Vogliamo fare il meglio per passare una bella sosta».
PARTITA DELLA SUA VITA? – «L’ho vissuta normalmente la settimana, inutile star qui a ripetere le stesse cose. Gli 8 anni alla Juve e i 5 al Milan restano, speriamo di raggiungere gli 8 anche al Milan. Domani è una partita bella perché è Juve-Milan e sfideremo una squadra che non ha mai perso con un ottimo allenatore».
OBIETTIVO CHAMPIONS – «Ogni volta che vado in panchina è un divertimento, un’emozione, noi dobbiamo essere concentrati sull’obiettivo finale a prescindere da domani. Dobbiamo ricordarci fino a che non lo raggiungeremo che il nostro obiettivo è tornare a giocare la Champions. Domani è solo la sesta giornata ci sono tanti altri punti in palio, c’è ancora tanto da lavorare tutti insieme».
DAN PETERSON HA PARLATO CON LA SQUADRA – «Un momento bellissimo, perché quando vedevo le sue squadre, con la famosa 1-3-1 con cui rimontava le partite. Ci siamo confrontati su come è cambiato il basket e il calcio. Parlare con un uomo di 90 anni ormai che ha questa carica è impressionante».
NESSUNA RIVINCITA – «Non è una rivincita andare all’Allianz, sono stato fortunato a stare 4 anni al Milan e ora il quinto, di mezzo 8 anni alla Juventus. Sono stato fortunato ad aver incontrato Berlusconi, Galliani prima e poi Agnelli, Marotta. Ma anche tutti i magazzinieri e chi lavora nel club».
DIFENDERE MEGLIO – «Col Napoli abbiamo difeso bene ma potevamo fare meglio, per dire nella situazione del rigore eravamo 5 contro 3».
QUOTA CHAMPIONS – «Per raggiungere il quarto posto solitamente ci vogliono 72 punti o 74».
LA JUVENTUS – «La Juventus è una squadra importante, che ha preso un po’ di gol ma sa avere una buona solidità difensiva».
LE CONDIZIONI DI TOMORI – «Completamente a disposizione, un risentimento che è passato in fretta».
E LEAO – «Ha fatto una bella settimana, la prima che fa dal 17 agosto. Domenica scorsa volevo farlo entrare ma non così presto. Sta crescendo di condizione lui e anche Nkunku. Domani dobbiamo alzare ancora di più il livello d’intensità».
BARTESAGHI TITOLARE? – «Ho fiducia in lui come in tutti gli altri, perché domenica è entrato sia lui che Athekame. Hanno tutta la mia fiducia, domani da quella parte lì può essere che giochi uno dei due».
COME LUIS ENRIQUE PRIMO TEMPO IN TRIBUNA? – «Non lo so, ognuno è differente dall’altro. Domani intanto andiamo a fare risultato».
IL CALCIO AL PALLONE CONTRO IL NAPOLI – «Devo migliorare, no a calciare, perché ho calciato bene, ma devo migliorare nella gestione degli ultimi 10 minuti. Ma poi l’abbiamo portata a casa e questo è l’importante».
OBIETTIVO A LUNGO TERMINE – «Domani c’è una partita, tra 15 giorni un’altra, cerchiamo di fare i 3 punti, perché quelli sono i progetti che ti portano al lungo termine. Nel calcio conta vincere le partite, quelle ti portano lontano».
SULLA FORMAZIONE – «Oggi c’è l’ultimo allenamento e la prima valutazione la farò su Tomori. I cambi diventano importanti. Tutti noi dobbiamo mettere l’obiettivo singolo a disposizione del gruppo. L’importante è che quando usciamo dal campo regaliamo vittoria ai tifosi».
LEAO PUO’ ESSERE UN CAMPIONE? – «Sui social non l’ho visto, me l’hanno mandato. Leao deve iniziare ancora la stagione, Leao non è nelle mie mani è nelle sue mani. C’è un detto molto famoso: aiutati che Dio ti aiuta. Sta migliorando, è in una buona condizione come lo sono tutti gli altri».
MILAN CON UNA FISIONOMIA E JUVE NO? – «La Juventus ha solo un punto in meno di noi, ci vuole calma e serenità. Non dobbiamo esaltarci per aver battuto il Napoli. Non abbiamo né vinto il campionato né siamo in Champions League. Profilo basso, solo l’equilibrio ci può portare all’obiettivo».
SU RABIOT – «L’ho trovato più cresciuto rispetto a quello che avevo alla Juventus, ma è una crescita che i giocatori hanno tra i 26 e i 30/31, è una fase in cui i giocatori maturano».
C’E’ UNA STAGIONE DELLA JUVE CHE RICORDA QUESTA? – «Da quando alleno non ho avuto una stagione simile all’altra. Ora stiamo giocando in questo modo, magari fra tre mesi giocheremo in un altro modo. Il parallelismo è uno, l’obiettivo. Essere competitivi a marzo per giocarci le nostre chance».
GABBIA IN NAZIONALE – «Ho imparato una cosa dai vecchi allenatori, fino a che i giocatori non li alleni è difficile dare dei giudizi. Ha margini di crescita, ragazzo responsabile e professionale. Se va in Nazionale sono contento vuol dire che abbiamo una rosa di livello».
RICCI E NKUNKU – «Questo lo vediamo domani, la partita dura 95 minuti, può darsi che per 35/40 minuti ci sia bisogno di alcuni giocatori. Ricci è cresciuto molto, può giocare sia davanti la difesa che mezzala. Nkunku è cresciuto fisicamente perché tecnicamente non si discute».
JUVE PIU’ FORTE DELLA SUA – «Inutile parlare di questo, è cambiato il mondo. La struttura del calcio è totalmente cambiata».
QUANDO TORNA JASHARI – «Spero di averlo il più presto possibile, penso ci voglia un mesetto, Ha ripreso a correre sulla sabbia, vediamo come reagisce».
COME SI COMPORTA CON IL RIENTRO DI LEAO, HA PAURA DI CAMBIARE? – «Ho imparato una cosa, dire domani faccio questo perché è il momento di cambiare non ha senso».
