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Cassano attacca Leao, parole durissime contro il calciatore portoghese: il dibattito infiamma il web

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Cassano attacca Leao, parole durissime contro il calciatore portoghese: il dibattito infiamma il web. Le ultimissime sui rossoneri

Il dibattito sulla presunta discontinuità di Rafa Leao si arricchisce di un nuovo, feroce intervento. Dopo i due errori clamorosi commessi nella sfida contro la Juventus, l’ex attaccante Antonio Cassano è tornato a scagliarsi contro il portoghese durante il suo consueto appuntamento a “Viva El Futbol”, mettendo in discussione non solo le sue qualità tecniche, ma anche il suo status economico all’interno del Milan di Allegri e Tare.

Le dichiarazioni di Cassano sono state dirette e senza filtri, polarizzando ulteriormente la discussione su un giocatore che, pur essendo uno dei punti fermi della rosa, continua a dividere pubblico e critica.

La Critica Tecnica e Mentale

Cassano ha negato qualsiasi astio personale, ma ha puntato il dito sulle lacune tecniche di base di Leao: «Qualcuno può pensare che ce l’ho con questo ragazzo qua. Non lo conosco, non ho piacere di conoscerlo e non me ne frega un cazzo. Siccome mi piace molto, e ho avuto il grandissimo privilegio di giocare con dei giocatori clamorosamente fenomenali, quando vedo questo qua che non sa calciare di destro e sinistro pensano che ce l’ho con lui, ma è la realtà dei fatti».

L’analisi di “Fantantonio” non si è fermata alla finalizzazione, ma ha toccato aspetti fondamentali del gioco: «Non sa giocare spalle alla porta, non ha l’idea di calcio, non sa calciare di destro o sinistra. Ha questa velocità che butta la palla avanti e va bene».

Il vero fastidio per Cassano risiede però nella percezione che il giocatore ha di sé, alimentata dal Club: «La cosa che mi dà fastidio tanto è che lui pensa di essere un fenomeno. Ma la colpa non è la sua, la colpa è del Milan che gli dà 8 milioni».

Il Paragone con Orsolini

Il momento più duro dell’intervento è arrivato con un paragone inatteso e brutale, che tocca direttamente le valutazioni fatte dalla dirigenza del Milan e dal DS Tare nell’assegnare ingaggi di tale portata: «Se vado a vedere gli ultimi 4-5 anni di Leao e gli ultimi 4-5 anni di Orsolini la realtà è che Orsolini poteva guadagnare 8 milioni, Leao neanche 2. Dati di fatto. Orsolini non è uno per cui stravedo, ma sono dati di fatto. Numeri alla mano e prestazioni e performance, non gol e assist. Poi quelli ancora di più. E uno gioca nel Bologna e uno gioca nel Milan con signori giocatori».

La critica di Cassano non si limita dunque al campo, ma investe le scelte economiche della società e le pretese del tecnico Allegri, che chiede maggiore concretezza a un giocatore che, secondo l’ex talento di Bari Vecchia, è enormemente sopravvalutato.

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