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Caso arbitri Le Iene, Abbattista accusa: «Serve ripartire da zero, Rocchi si dimetta»

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Nuovo capitolo nell’inchiesta giornalistica de Le Iene sul caso arbitri in Serie A. Ecco le parole di Abbattista a riguardo

Nel corso della trasmissione de le “Le Iene”  Filippo Roma ha intervistato l’ex fischietto di Serie A e B, Eugenio Abbattista che si è dimesso spontaneamente a stagione in corso. Ecco le sue parole sul caso che ha riguardato anche il Milan.

DIMISSIONI – «Mi sono dimesso perché ero stanco della sensazione di schifo che avvertivo attorno. Mi sono sentito con un bavaglio alla bocca che non mi apparteneva. Impossibilità di parlare, di esprimermi e autorizzazioni negate. Dopo il primo servizio che mi riguardava, io ho chiesto di poter parlare, non mi è stata concessa l’autorizzazione»

SOLUZIONE – «In una sola parola: reset. Cioè commissariamento. Subito, immediatamente. Perché siamo in uno stato di confusione che richiede, in questo momento, un intervento di pulizia generale. In questo momento non siamo all’altezza di gestire una competizione elettorale. La cosa che serve oggi è riscrivere le regole dell’associazione, con principi di equità, con il senso di giustizia. Dotare l’Aia di un organismo di controllo e di revisione terzo, al di sopra delle parti, lo dobbiamo anche agli italiani, ai tifosi, perché siamo un’associazione di diritto pubblico. Abbiamo dimostrato in vent’anni di aver fallito. Se vogliamo riacquistare la credibilità all’esterno, dobbiamo avere il coraggio in questo momento di partire da zero»

ROCCHI – «Siamo in una fase storica dove tutti, nessuno escluso, e quindi anche il valutatore, avrebbero dovuto fare gesti forti come il mio. Perché quando qualcosa inizia a diventare intollerabile bisognerebbe e avremmo probabilmente dovuto tutti fermarci e dimetterci»

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