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Caressa: «Milan, se le cose vanno male i cinesi spariranno»

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Ai microfoni di Sky Sport, Fabio Caressa ha commentato con scetticismo le vicende che riguardano la proprietà attuale e passata del Milan

Il tempismo della nuova inchiesta, secondo La Stampa, della Procura di Milano lascia riflettere proprio perché la vicenda Berlusconi/Fininvest-Milan, conclusasi il 13 aprile scorso, è tornata in auge qualche giorno fa, in avvio di campagna elettorale. Sono arrivate smentite e minacce di querele ma la situazione è ancora in subbuglio, in attesa di ulteriori aggiornamenti.

CARESSA PRECISA – Intervenuto ai microfoni di Sky Sport questo pomeriggio, Caressa si sbilancia in merito alla vicenda che riguarda il Milan:

«La nuova vicenda giudiziaria compatterà il Milan. Le prospettive erano altre sia dal punto di vista sportivo che societario. Differenzierei però le responsabilità tra Berlusconi e Yonghong Li. I dubbi sono relativi all’acquirente cinese del Milan e non del venditore. Vedrete che se le cose andranno male la proprietà del Milan com’è comparsa scomparirà».

Una presa di posizione forse non condivisibile, soprattutto l’ultima parte legata alla ‘scomparsa’ dei cinesi, ma che rappresenta un’ipotesi per il futuro. Nelle scorse settimane si è parlato di una possibilità che Elliott subentri alla proprietà cinese, salvo poi, nel caso, iniziare la ricerca di nuove acquirenti per il Milan.

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