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CALCIOMERCATO MILAN – È l’estate dei ‘no’ incassati

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CALCIOMERCATO MILAN – Da Marko Pjaca a Kovacic, passando per Marquinhos e (forse) Musacchio. L’appeal rossonero è ufficialmente scemato. Fino a non più tardi di 5 anni fa, qualsiasi giocatore, internazionale e non, si sentiva in un certo modo obbligato a dire sì al Milan. Un club glorioso, con 7 Champions League, dal blasone internazionale ed una società che, all’epoca, appariva certamente in fase calante ma comunque solida. L’estate 2010, infatti, vide il Milan acquistare gente del calibro di Ibrahimovic e Robinho, due giocatori che si sono rivelati poi decisivi per la conquista dello scudetto e che furono acquistati per 40 milioni TOTALI. Cifre diverse dal mercato attuale ma comunque sostenibili.

Ora, sei anni più tardi, se un giocatore riceve la chiamata del Milan, difficilmente può dire sì. Il club rossonero può puntare sull’ingaggio (caso Pjaca) ma poi, il giocatore giovane o comunque che ha bisogno di fare il salto di qualità sceglie alla lunga il progetto. Come detto, il caso Pjaca è emblematico: il Milan offriva circa 4 milioni netti a stagione al giocatore che alla Juventus ne percepirà poco meno di due. La differenza, manco a dirlo, l’ha fatta la competitività ed un progetto, quello bianconero, che non pare avere difetti.

Tutto il contrario del Milan che, dopo Pjaca, ha ricevuto il due di picche anche da Kovacic, Tello, Zielinski (c’era l’accordo ma poi si perse troppo tempo) e, dulcis in fundo, Marquinhos. E la lista potrebbe anche allungarsi (Musacchio?): i tifosi l’hanno capito, la dirigenza evidentemente no.

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