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Calciomercato aperto tutto l’anno? Ci sono più contro, che pro: i dettagli

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Anche il calciomercato subirà uno scossone a causa della pandemia: da un lato la ripresa economica, dall’altro una mannaia per gli allenatori

Nel corso degli ultimi giorni viene affrontato sempre più frequentemente il discorso legato alla compravendita dei calciatori eccezionalmente estesa fino al 31 dicembre 2020. La stessa FIFA, infatti, sta valutando questa soluzione per ovviare alle ristrettezze economiche causate dalla pandemia Coronavirus. Il calciomercato, è risaputo, allieta le giornate dei tifosi sotto gli ombrelloni e arricchisce società e procuratori; ma non sarà tutto rosa e fiori.

Soprattutto negli ultimi anni, infatti, la stragrande maggioranza di allenatori e addetti ai lavori, ha auspicato sessioni di mercato (estive o invernali che fossero) più ristrette con termine ultimo stabilito il giorno antecedente l’inizio o la ripresa dei campionati, come successo in vari campionati nazionali.

Gli allenatori subiranno le maggiori conseguenze riguardo questa vicenda, in quanto si troverebbero a lavorare con calciatori in procinto di cambiare maglia, magari deconcentrati dal possibile esito di una trattativa e senza poter apportare definitivamente un proprio progetto di gioco.

Da un lato la ripresa economica delle società e la possibilità di cambiare maglia anche a stagione in corso, dall’altra l’impossibilità di stabilire schemi definiti adattando un modulo ai calciatori e non viceversa. Il mestiere dell’allenatore, al tempo del Coronavirus, rischia di diventar ancor più precario e imprevedibile.

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