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Allegri dispone le nuove regole a Milanello, chiaro con i calciatori. Ecco i dettagli
Allegri Milan, il livornese ha rimesso in rima il gruppo rossonero: codice Max a Milanello, richieste chiare a Leao e compagni
Un anno fa, il Milan era una squadra in piena crisi d’identità, un gruppo in disfacimento. Dai litigi in campo, come la famosa sfuriata tra Calabria e Sergio Conceiçao dopo la partita contro il Parma, alle tensioni interne come l’esclusione di Theo Hernandez e le panchine di Leao, tutto sembrava remare contro il club. L’ambiente era confuso, il gruppo non c’era, e l’unità di intenti era solo un lontano miraggio.
Oggi, però, il quadro è radicalmente cambiato. Come sottolineato dal Corriere della Sera, l’allenatore Massimiliano Allegri ha rivoluzionato l’ambiente, imponendo un nuovo ordine e una disciplina ferrea. Il quotidiano ha titolato “Il codice Allegri ha messo ordine al Milan“, descrivendo un lavoro che va oltre la tattica e si concentra sulla coesione dello spogliatoio. Il direttore sportivo Igli Tare, che ha creduto fin dall’inizio nel ritorno di Allegri, può ritenersi soddisfatto del lavoro svolto.
L’allenatore ha preteso dai suoi giocatori il rispetto di una serie di regole, apparentemente piccole ma fondamentali per creare un gruppo solido. Tra queste, l’obbligo di parlare e imparare l’italiano, per facilitare la comunicazione in campo e fuori, e l’abitudine di pranzare tutti insieme, un momento che rafforza i legami e crea affiatamento.
Il ruolo di Allegri e Tare nella nuova filosofia rossonera
Queste non sono semplicemente “piccole cose” o “sciocchezze”, ma i pilastri su cui si fonda un vero spirito di squadra. La mentalità di Allegri, da sempre orientata al lavoro e alla disciplina, ha trovato un terreno fertile nel nuovo Milan. Il tecnico ha saputo plasmare un gruppo che ora, a differenza dell’anno scorso, lotta unito per un obiettivo comune. Questo si riflette anche in campo, dove la squadra offre prestazioni di alto livello, dimostrando una ritrovata compattezza e una determinazione che mancavano da tempo.
Il successo di questo approccio è evidente. L’assenza di tensioni, la serenità nello spogliatoio e la mentalità vincente hanno permesso al Milan di affrontare la stagione con maggiore fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. Il merito va anche al direttore sportivo Igli Tare, che ha supportato in ogni modo l’allenatore, fornendogli i giocatori giusti per attuare la sua filosofia.
Il Milan di Allegri non è solo una squadra che vince, ma un gruppo unito che ha ritrovato la sua identità. Questo è il vero capolavoro del tecnico, che ha saputo ricostruire dalle fondamenta, dimostrando che per raggiungere grandi obiettivi non basta solo il talento, ma servono soprattutto lavoro, disciplina e spirito di sacrificio.
