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Allegri Milan, tra partenza e difesa da correggere: un dato sottolinea il grande lavoro del tecnico rossonero

Milan News 24

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Allegri Milan, il tecnico rossonero può essere già soddisfatto dai riscontri avuti dalla fase difensiva della sua squadra: l’analisi

Dopo le altalene delle ultime stagioni, il Milan ha deciso di scommettere ancora una volta su una vecchia conoscenza: Massimiliano Allegri. Un ritorno che, a ben vedere, richiama alla mente la sua prima, gloriosa avventura in rossonero. Un percorso che, ironia della sorte, sembra quasi una replica in scala di quanto accadde al suo Cagliari. Era il 2008 e l’allenatore livornese, al suo esordio in Serie A, subì cinque sconfitte consecutive nelle prime cinque giornate. Un inizio disastroso che per molti avrebbe significato un esonero imminente. E invece la dirigenza sarda, con una mossa controintuitiva ma illuminata, gli diede fiducia. Da quella scelta apparentemente folle, nacque un percorso virtuoso che portò Allegri non solo a salvarsi, ma anche a guadagnarsi la chiamata del Milan, dove conquistò uno Scudetto indimenticabile, con campioni del calibro di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva.

Ora, la storia si ripete, ma con un copione diverso e un esito ancora tutto da scrivere. La sua seconda avventura al Milan è iniziata con una sconfitta inaspettata contro la Cremonese, un risultato che ha fatto storcere il naso a molti e ha scatenato i primi malumori. Ma se l’inizio può far pensare a un deja-vu in negativo, l’atteggiamento della squadra nelle gare successive mostra già i primi segnali di un cambiamento radicale. Come riportato da TMW, dopo quel passo falso, il Milan di Allegri ha tirato il freno a mano e ha messo al primo posto la fase difensiva. Una solidità ritrovata che, come sottolinea la fonte, è dimostrata da numeri eloquenti: soli 16 tiri subiti in totale in tre partite e un dato di expected goals against (xGA) di circa 0,69. Questi dati suggeriscono che le due reti subite contro la Cremonese, per quanto pesanti, potrebbero essere state un episodio sfortunato, al di sopra di quanto ci si aspetterebbe da un punto di vista statistico.

La sensazione è che il Milan, guidato da Massimiliano Allegri, stia ponendo le basi per una stagione in cui la pragmaticità sarà la parola d’ordine. Il direttore sportivo Igli Tare ha costruito una rosa profonda e versatile, che permette ad Allegri di attuare un gioco basato su un’attenta organizzazione tattica e una grande attenzione ai dettagli. Sebbene il cammino sia appena iniziato, la solidità difensiva ritrovata e la presenza di un solo impegno settimanale, non essendo la squadra impegnata nelle coppe europee, possono rappresentare un vantaggio competitivo non indifferente. Questo scenario permette ad Allegri e al suo staff di lavorare con maggiore continuità e serenità, affinando i meccanismi di gioco e preparando al meglio ogni singola partita.

Questo approccio metodico e pragmatico potrebbe portare il Milan a diventare la sorpresa del campionato, un po’ come accadde al Napoli nella scorsa stagione, quando Antonio Conte, dopo una partenza in salita, riuscì a rimettere a posto la difesa e a portare la sua squadra a vincere il Tricolore. Se la storia insegna qualcosa, è che la fiducia nel lavoro di Allegri e la capacità di resistere alle prime difficoltà possono essere la chiave per una seconda vita, anche in campo. Il Milan ha scelto la sua strada e, nonostante le iniziali titubanze, sembra intenzionato a seguirla fino in fondo.

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