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Allegri Milan, il tecnico è già riuscito a centrare un grandissimo obiettivo: in queste prime partite…

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Allegri Milan, il tecnico è già riuscito a centrare un grandissimo obiettivo: in queste prime partite… Ultimissime notizie

La sosta Nazionali ha mietuto diverse vittime, lasciando il Milan in piena emergenza offensiva in vista dell’imminente sfida di domenica sera contro la Fiorentina. Mentre il direttore sportivo Igli Tare valuta l’impatto degli infortuni di Pulisic e Rabiot e Massimiliano Allegri deve reinventare l’attacco, l’unica vera certezza del Diavolo rimane il reparto arretrato.

Come è sempre stato uno dei diktat principali del tecnico livornese, la difesa rossonera ha dato importanti garanzie in questo inizio di stagione, un fattore per nulla scontato.


Meccanismi oliati: la leadership di Max entra nella storia

La rapidità con cui Allegri è riuscito a oliare i meccanismi difensivi è il primo successo di questo nuovo corso. Non era affatto scontato, per due motivi: la maggior parte degli interpreti è la stessa della scorsa stagione e, soprattutto, per assimilare al massimo i concetti difensivi serve sempre più tempo rispetto agli altri reparti del campo.

Ma Allegri, ancora una volta, ha dimostrato al mondo e a sé stesso di avere quella leadership giusta per entrare in maniera immediata nella testa dei suoi calciatori. Giocatori come Fikayo Tomori, recentemente blindato dalla dirigenza per la ritrovata centralità nel progetto, rappresentano la solida base su cui costruire ogni successo.


Il passato parla chiaro: la via della vittoria passa dalla retroguardia

Tornare in campo dopo la sosta, soprattutto con così tanti titolari infortunati lì in avanti, è sempre complicato. In attesa di capire come si evolverà la situazione generale in attacco, Allegri deve continuare ad aggrapparsi alla difesa perché è con la difesa d’acciaio che ci sono più possibilità di tornare alla vittoria.

Lo dicono le statistiche e lo insegna il passato del tecnico toscano: una retroguardia forte è il migliore contributo alla vittoria finale. Contro una Fiorentina in cerca di riscatto e con un ex come Pioli desideroso di fare bella figura, la capacità di non prendere gol sarà l’arma più affilata del Milan per portare a casa i tre punti.

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