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Allegri Milan, Condò spiega: «I 13 punti dei rossoneri valgono di più dei 15 di chi è in testa alla classifica e vi spiego perchè»

Milan News 24

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Allegri Milan, Paolo Condò, noto giornalista, è convinto che i 13 punti conquistati dai rossoneri valgano di più dei 15 delle capoliste Roma e Napoli

Il Milan di Massimiliano Allegri e del DS Igli Tare è stato analizzato da Paolo Condò sulle colonne del Corriere della Sera, con un mix di grandi elogi per la solidità e l’esperienza, e un monito durissimo sul talento più controverso della rosa: Rafael Leão.

Condò ha aperto la sua analisi esaltando l’impatto straordinario di Luka Modrić sul centrocampo rossonero. Il croato, a 40 anni suonati, ha già giocato 515 minuti nelle prime sei gare, una quantità di tempo che l’anno scorso al Real Madrid aveva raggiunto solo unendo dodici spezzoni. Questo dimostra la gioia e l’orgoglio con cui Modrić si esibisce, facendo “fiorire i prati di San Siro”.

L’Asse Funzionale: Modrić, Rabiot E Pulisic

Secondo Condò, l’arrivo di Modrić ha creato immediatamente una “ditta” altamente funzionale: ha trovato l’intesa con Adrien Rabiot, definito “il corridore più intelligente”, e con Christian Pulisic, riconosciuto come “l’attaccante più contundente”.

Tuttavia, il fuoriclasse croato non è ancora riuscito a compiere quello che Condò definisce il vero miracolo, ovvero “baciare il rospo Leao”. Il portoghese viene etichettato come un “campione di stoffa purissima rinchiuso nel ragazzo che espone da anni la sua inadeguatezza emotiva”.


Leão Sotto Accusa: “Inadeguatezza Emotiva” Dopo Gli Errori Colossali

La prestazione di Rafael Leão contro la Juventus, culminata con due “gol colossali” sbagliati, ha fornito la prova definitiva di questa lacuna mentale ed emotiva. Condò distingue i due errori: se il primo “è stato un banale tocco fuori da tre passi, e può succedere”, il secondo è stato ben più grave. Quella conclusione “malamente sporcata” è arrivata su un innesco pulito e ispirato di Modrić che “ispirava limpidezza”, un’occasione che andava sfruttata con freddezza.

L’analisi si chiude con un avvertimento diretto a Massimiliano Allegri, il cui obiettivo primario, supportato dal DS Igli Tare, è proprio quello di svegliare il talento lusitano. Nonostante il Milan abbia affrontato avversarie complesse e i suoi 13 punti equivalgano, per difficoltà, ai 15 di Napoli e Roma, l’attacco resta il nodo cruciale.

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