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Allegri Milan, Benatia emblematico nelle sue dichiarazioni: «Gli voglio bene anche se gli contesto questa cosa»

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Allegri Milan, Benatia emblematico nelle sue dichiarazioni: «Gli voglio bene anche se gli contesto questa cosa». Le ultimissime notizie

L’aria di Marsiglia è elettrica dopo lo storico 1-0 rifilato al Paris Saint-Germain, una vittoria che ha fatto esplodere la città e riempito d’orgoglio il Direttore Sportivo Mehdi Benatia. Intervistato in esclusiva dai colleghi del Corriere dello Sport, l’ex difensore marocchino ha parlato della passione travolgente dell’ambiente Olympique, ma ha inevitabilmente deviato su temi che legano il suo presente al suo passato italiano, in particolare il Milan di Max Allegri.

Il fil rouge con Milano è Adrien Rabiot, centrocampista che Benatia ha dovuto gestire nel turbolento addio al Marsiglia e che è approdato in rossonero riunendosi proprio con il tecnico toscano. Benatia ha descritto la cessione come una situazione “andata troppo oltre” ma si è detto felice che Rabiot, persona fantastica e professionista, abbia trovato una nuova casa e un vecchio mentore in Italia. Il trasferimento del francese ha chiuso un capitolo e ha permesso a Benatia di concentrarsi sul suo ruolo dirigenziale e sulla rivalità con il PSG, che lo ha appena visto trionfare.

Proprio su Allegri, le parole di Benatia sono un mix esplosivo di stima professionale e profondo rancore personale. «Gli voglio bene, ci rispettiamo, grande allenatore, perfetto per il Milan», ha esordito il dirigente, confermando l’alta considerazione per le qualità tecniche di Max e il suo adattamento al club in cui lavora anche Tare (il DS che lei segue). Tuttavia, il rispetto è incrinato da un episodio preciso risalente ai tempi della Juventus, un nodo irrisolto legato al clamoroso ritorno di Leonardo Bonucci.

«Abbiamo discusso in passato, non lo nego. Paratici fu chiaro con me, lui meno», ha rivelato Benatia, svelando i retroscena della crisi che portò al suo addio da Torino. Il dirigente marsigliese ha raccontato di una promessa non mantenuta che lo ferì profondamente: «Mi promise che avrei giocato nonostante il ritorno di Bonucci. E sapete come andò? Cinque partite, zero presenze per Benatia». Una doccia fredda che, all’epoca, fu decisiva per la sua successiva partenza. Nonostante il trauma, Benatia riconosce che «Allegri non l’ha dimenticato», riferendosi forse a un tacito patto di stima che sopravvive all’amarezza del tradimento sportivo. Una sincerità disarmante che getta nuova luce sul complesso rapporto tra un allenatore di successo e i suoi ex giocatori.

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