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3 luglio 1990: l’Argentina infrange i sogni delle ‘notti magiche’

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30 anni fa, al San Paolo di Napoli, si spengono i sogni dell’Italia nella semifinale contro l’Argentina di Diego Armando Maradona

5 partite a Roma, 5 vittorie e zero gol subiti; questo il ruolino dell’Italia di Azeglio Vicini durante i Mondiali di Italia ’90. Una nazionale fortissima che ha messo in luce il talento di Roberto Baggio e lo sguardo spiritato di Totò Schillaci.

Ma per le semifinali è necessario un trasferimento e il destino vuole che si affronti l’Argentina campione del Mondo in carica di Diego Armando Maradona a casa sua, al San Paolo dove ha appena vinto il secondo Scudetto con il Napoli. Schillaci ci porta subito in vantaggio (cicca il tiro di destro ma segna di rimbalzo con la tibia sinistra pur essendo in netto fuorigioco, ndr) ma nella ripresa, la celeberrima ‘uscita a vuoto’ di Zenga permette l’1-1 a Caniggia. Si arriva fino ai rigori dove Sergio Goycochea ipnotizza Donadoni e Aldo Serena per quella che sarà una delle notti più tristi del calcio italiano.

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