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ESCLUSIVA MN24, Filippo Vergani: “Troppi non da Milan, che regalo alla Juventus”

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Filippo Vergani, agente FIFA e grande esperto del calcio giovanile, ha rilasciato un’ampia intervista a MilanNews24 in merito al girone d’andata dei “nuovi” rossoneri, dando anche la sua idea riguardo al calciomercato in corso. Ecco di sotto il contenuto dell’intervista.

Dall’esordio timoroso con il Sassuolo alle super-parate con la Roma, Donnarumma è una scommessa vinta?

Io andrei con i piedi di piombo però c’è da ammettere che sta stupendo anche i più ottimisti: il classe ’99 è unico e mi sta stupendo soprattutto per la personalità e tranquillità nelle giocate, due doti sorprendenti per un ragazzino di 16 anni. Gli alti e bassi ci stanno in un processo di crescita ma le qualità sono da craque, Mihajlovic ci ha visto giusto.

Come giudica, invece, la prima metà di stagione di Romagnoli e Bertolacci? Il secondo sta soffrendo più del dovuto…

L’andata di Romagnoli è da considerarsi estremamente soddisfacente: la cifra sborsata per lui dal Milan sta dando i propri frutti anche sul campo sebbene il suo rendimento sarebbe stato sicuramente migliore se fosse stato affiancato da un centrale di caratura internazionale, cosa che né Alex né Mexes rappresentano in questo momento. A dispetto delle critiche, giudico positivo il quadrimestre di Bertolacci: quando ha giocato ha fatto quasi sempre la differenza. Dopo Bonaventura, lo considero il centrocampista più completo attualmente in rosa al Milan. Gli infortuni lo hanno destabilizzato non poco e non hanno facilitato l’ambientarsi del giocatore, senza dimenticare i continui cambi di modulo.

Restando in tema di centrocampisti, nelle scorse settimane è stato anticipato che Manuel Locatelli della Primavera sarà il prescelto al salto in Prima squadra. Ha le carte in regola per essere un cardine del Milan del futuro?

Locatelli è un classe ’98 ma sta dimostrando e ha dimostrato di avere tanta personalità, carisma, divenendo uno dei leader della Primavera rossonera. Locatelli potrebbe tranquillamente stare nella rosa del Milan ma occorre fare una precisazione: se la dirigenza punta in alto, difficilmente il ragazzo troverà spazio, se invece si punta ad un’altra annata di transizione, potrebbe addirittura ritagliarsi il suo spazio.

Un giocatore del Milan, in prestito, che non riesce ad avere il proprio spazio è Mastour, è giunto il momento per lui di tornare in Italia?

Effettivamente non sta giocando con la maglia del Malaga ma penso che la formula ed il paese scelto siano giuste: la Liga è un palcoscenico ideale per un giocatore tecnico che, in un campionato all’insegna della poca attenzione al tatticismo, ha tutte la carte in regola per poter dire la propria. È un classe ’98 ed il fatto che sia in prestito per due anni può lasciar tranquilla la dirigenza rossonera.

Strano anche il trattamento che Mihajlovic sta avendo per Davide Calabria: cosa manca al giocatore per poter essere titolare già a 19 anni?

È una scelta tecnica e, come tale, va rispettata: Mihajlovic considera più affidabili al momento Abate e De Sciglio. Calabria è molto giovane e, quando è stato chiamato in causa, ha dimostrato le qualità che già si intravedevano in Primavera; sa fare la doppia fase e mette dei cross precisi. Personalmente lo reputo il terzino più completo in rosa al Milan ma il mister ha altre idee.

Siamo a Gennaio e non si può non parlare di mercato: cosa manca al Milan per rispettare l’obiettivo di inizio stagione?

Io considero i rossoneri una spanna sotto alle altre candidate ai posti in Europa: la squadra al momento non è all’altezza e necessita di 5/6 colpi per ambire al terzo posto. La priorità è un centrocampista centrale e i profili di Gundogan e Biglia, che farebbero fare alla squadra il salto di qualità, sono fuori portata. I colpi low cost che potrebbero essere interessanti sono Banega e Perotti ma al Milan servono anche un laterale destro ed un difensore centrale. Il nome, tra gli altri, di Soriano circola insistentemente ma, a mio avviso, rappresenterebbe un doppione di Bertolacci che ricopre la stessa porzione di campo.

Un giocatore che il Milan ha perso è Stefano Sensi: è da considerare un rimpianto?

Sensi è un giocatore di qualità, al Cesena sta facendo molto bene ma questa ascesa rischia di caricare di pressioni il giocatore. Sarebbe stato un buon affare per il futuro rossonero, ci sono stati incontri ma Galliani alla fine ha ceduto e il Sassuolo ha preso il sopravvento e sembra involato a concludere l’affare. Fossi nel Milan mi mangerei le mani, invece, per aver perso Mandragora: è un centrocampista tutto-fare classe ’97, in forza al Pescara ma di proprietà del Genoa. Conoscendo il legame tra Galliani e Preziosi non capisco il motivo per cui il Milan se lo sia lasciato scappare.

Un altro prodotto Genoa destinato a dire addio al Milan è El Shaarawy: non farebbe comodo alla formazione di Mihajlovic?

Fosse integro fisicamente, sarebbe senza dubbio titolare fisso in questo Milan, anche perché Bonaventura può essere spostato sulla fascia destra dell’attacco senza calo di rendimento, come dimostrato anche all’Atalanta. Però al Milan hanno fatto altre valutazioni ed El Shaarawy rappresenta uno dei giocatori da cui si può ricavare una bella cifra: fossi in lui, però, io eviterei una piazza troppo calda ed al momento ostile come Roma e sceglierei il Genoa. Lì è casa sua, ci sono poche pressioni e Gasperini è un mago con i giovani.

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